fruscio di scarpette nel legno levigato come contralto alla musica in sottofondo, nella danza dei ricordi racchiusi nel cuore

mercoledì 19 giugno 2013

©Del tempo..

Matite colorate sparse sul tavolo alla ricerca del tempo perduto o, forse, solo il tentativo di ricordare ció che si è perduto.
Scivola il tempo nel silenzio che mi circonda e, per un attimo e solo un attimo, tutto torna come prima. Il fiume scorre, la sala é illuminata dalla prima luce del mattino e il profumo di cannella e mela riempie le stanze lasciando quel delicato senso di appartenenza.
Pasticcio con colori e fogli di spessore diverso per colmare il vuoto.
Pasticcio con i pensieri per trovare il senso che senso non ha.
L'aria é pesante in questa estate tardiva e la nostalgia si mescola ai colori che mi ricordano voi. Che mi ricordano chi sono.
La casa sul fiume la nostra storia, la mia storia e il tempo si ferma..

domenica 16 giugno 2013

©vuoto

Lascio scivolare i pensieri tra ricordi ed emozioni senza tempo.
Tratti di un passato che hanno lasciato cicatrici mai completamente rimarginate.
Segni indelebili nel tempo.
Accanto due figure che stringono la mia mano percorrendo con me quel tunnel buio di dolore che, per un attimo, mi ha fatto dimenticare chi ero, dove stavo e volevo andare.
Ombre di un tempo così lontano da sembrare quasi surreale.
Mi guardo intorno, la stilo scorre frusciando su questo foglio bianco, senza sapere dove mi porterà, dove si fermeranno le parole.
Pagine e pagine, scritte fitte, fitte negli attimi da fermare, da dimenticare e da custodire come preziosi cristalli rari.
Atttimi che a volte ritornano più forti e doloranti di ieri, allo scadere del tempo; allo scadere di promesse fatte e mantenute che pesano a volte come macigni sul cuore.
Un fruscio alle mie spalle, note di un sax saturano l'aria che mi circonda. Una carezza, forse immaginata, mi fa alzare gli occhi, un sorriso e nuvamente la solitudine e il silenzio di parole inutili mi riavvolge.
Chiudo gli occhi, mi faccio trasportare dalle note che toccano le corde più sensibili

chissà, forse, domani farà meno male....
12/02/2007

mercoledì 12 giugno 2013

Dei giorni..


I giorni sono diventati mesi e i mesi anni, così semplicemente.
Così senza quasi accorgersi del passare del tempo.
In questo tempo fatto di buio ed ombra tutto era troppo nel susseguirsi degli attimi.
Troppo come un peso portato sulle spalle che non si alleggeriva mai.
Troppo nel nulla.
Troppo nelle assenza che non si sono colmate e nei silenzi che son diventati frastuoni.
Troppo nella distonia di chi agisce diversamente da come parla.
Troppo nel tentativo, spesso mal riuscito, di far comprendere che oltre l'apparenza c'ė molto di più ed quel più che va tutelato e custodito.
Troppo nelle parole scivolate con la sensazione quasi tangibile di parlare una lingua incomprensibile al mondo che mi circonda.
Troppo..
Così i giorni sono diventati mesi e, i mesi anni chiusa in bozzolo di silenzio per pacificare l'anima.


Il pensiero


Ahimè, ahi vita!
domande come questa mi peseguitano, d'infiniti cortei d'infedeli, città gremite di stolti,io che sempre rimprovero me stesso, (perchè chi più stolto di me, chi di me più infedele?).D'occhi che invano anelano la luce, scopi meschini, lotta rinnovata ognora. Degli infelici risultati di tutto, le sordide folle anfannanti, che in giro mi vedo,degli anni inutili e vacui degli altri, e io che m'intreccio con gli altri,La domanda, ahimè, che così triste mi persegue, - Che v'è di buono in tutto questo, o Vita ahimè?
RISPOSTA
Che tu sei qui - che esistono la vita e l'individuo,che il potente spettacolo continua, e che tu puoi contribuirvi con tuo verso.
^Foglie d'erba^*Walt Whitman*

la vita..


Non dar retta ai tuoi occhi e non credere a quello che vedi. Gli occhi vedono solo ciò che è limitato. Guarda col tuo intelletto, e scopri quello che conosci già,allora imparerai come si vola
*Richard Bach*
"Il Gabbiano Jonathan Livingston"

L'amore..

Gli innamorati non si incontrano semplicemente da qualche parte sono già l'una nell'altra da sempre.
Rainer Maria Rilke