Tratti di un passato che hanno lasciato cicatrici mai completamente rimarginate.
Segni indelebili nel tempo.
Accanto due figure che stringono la mia mano percorrendo con me quel tunnel buio di dolore che, per un attimo, mi ha fatto dimenticare chi ero, dove stavo e volevo andare.
Ombre di un tempo così lontano da sembrare quasi surreale.
Mi guardo intorno, la stilo scorre frusciando su questo foglio bianco, senza sapere dove mi porterà, dove si fermeranno le parole.
Pagine e pagine, scritte fitte, fitte negli attimi da fermare, da dimenticare e da custodire come preziosi cristalli rari.
Atttimi che a volte ritornano più forti e doloranti di ieri, allo scadere del tempo; allo scadere di promesse fatte e mantenute che pesano a volte come macigni sul cuore.
Un fruscio alle mie spalle, note di un sax saturano l'aria che mi circonda. Una carezza, forse immaginata, mi fa alzare gli occhi, un sorriso e nuvamente la solitudine e il silenzio di parole inutili mi riavvolge.
Chiudo gli occhi, mi faccio trasportare dalle note che toccano le corde più sensibili
chissà, forse, domani farà meno male....
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Note soffuse accanto al camino acceso..
Benvenuto/a, Lughe.